Milena Zanetti

[WHO]

Si laurea in Arti Visive allo IUAV di Venezia, per poi proseguire con il biennio in Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera di Milano. Ha lavorato per diversi enti, sia privati che pubblici, tra cui Fondazione ICA Milano come assistente al team curatoriale. Ha curato mostre collettive negli spazi del Museo Santa Maria della Scala di Siena e di MAiO, Museo dell’arte in Ostaggio di Cassina De’ Pecchi (MI). La sua ricerca si concentra sugli studi di genere e il loro contatto con le più recenti tecnologie per indagare la nozione di corpo naturale.

[WHAT]

Feminism on Instagram

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A culture based on communication technologies, which employ all their means to impose a unified body model founded on thinness, hygiene, and eternal youth.

Bodies – no more subjectivities – owned by the pharmacological capital will transform themselves to put their organic potential on the market.

Available boredom

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[…] the current culture of distraction requires a permanent state of receptiveness and wasting time has been replaced by lazy dragging from the real world to the virtual one.

Boredom could be claimed as a moment of online presence that increases distraction in the global attention market. Being bored therefore means being present and thus boredom could appear as an active resistance to the capitalization of time. 

Corpi infetti per una ricombinazione identitaria

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É un corpo infetto che convive con la propria mutazione, che non è più una dichiarazione di appartenenza, ma un campo di risemantizzazione.

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