Tentativo numero uno di costruire un paesaggio, Pino Pascali, 2020
Fotografia di Allegra Bertazzi
Era una serata come tante altre per me, Rino e Pino. Staccavamo dallo studio e ci si
dava appuntamento dal Barone. Solo dopo più tardi, si decideva se rientrare a casa
oppure raggiungere gli amici a qualche festa. Decidevamo insieme. Il nodo della
serata ruotava sempre attorno ad una sola domanda: ci saranno delle ragazze?
Sergio come sempre era dietro il bancone. Uno di quei banconi in legno massiccio,
scuro, pregno del sudiciume che si era accumulato negli anni.
“Aaaaoo Sergio! Ci sediamo nell’angolo. Il solito per tutti.” Esclamò Pino.
“Anche qualcosa da sgranocchiare Sergione. Vedi tu. Un paio di panzanelle.” Disse
a seguire Rino.
Io accennai solamente un saluto con la mano.
Pino ha tre modi per salutare, tutti corredati dalla sua inconfondibile armonia. Il primo
una pacca sulla spalla. Il secondo è un semplice ciao. L’ultimo e più raro è un
abbraccio. In fondo è un tenerone.
Rino è l’esatto opposto, ti abbraccia.
Entrambi sono determinati e volenterosi. Pino è il più grande e ci dà spesso consigli
su come affrontare determinate situazioni di lavoro e di vita.
Rino è il casinista, ma sa anche essere molto serio.
Io sono il più piccolo dei tre, insieme siamo un bel trio di amici.
“Qualche giorno fa ho rivisto La Ragazza Con La Pistola, il film di Mario Monicelli.
C’è una bellissima serie di inquadrature e riprese su tutta la città di Polignano a
Mare. Tutta la scogliera e vedere la città che si arrocca su di lei mi ha fatto tornare in
mente la vacanza di due anni fa. Un’immensa nostalgia!”
… (continua)
Ahi Cosenza
Le sue labbra
La sua frangia
Un sibile sì
Fu fugace
Ma si chiuse
Ad un tratto
Si fermò
Tutto tace
Il suo sguardo
Con un tremito
La spogliai
Lei sorrise
E fu il traguardo
Il suo corpo nel buio affusolato si allungò
Ahi Cosenza
Partirò
Il tramonto svanisce
Ci si vede per caso
Ubriaca e un pó triste
Ma non se ne va
Rincorriamo quel treno
Che va dritto giù al mare
Poi mi tocca il pisello
E la bacerò
Il suo naso scolpito
Non lo toccherò più
Il suo riso un pò finto
Neanche a Belzebù
La mia pelle è stanca
La mia mente di più
La mia pelle è stanca
La mia mente di più
Ahi Cosenza
Che dirò
(X2)
Sono innamorato
Parlale di me
Andiamo da Nicola
solo per un caffè
Usciamo a passeggiare
Le tue lunghe strade
Sarà così bello
Ridere e scopare
Quella notte mi scrisse
Sto pensando a te
Ma il lupo è affamato
Dai scavalca veloce
La sua bocca era calda
Il suo seno di più
E ci fu una battaglia
E vinsero i blu
Ma la sua libertà si nasconde da me
Ahi Cosenza bastarda
Ritorna da me
Toccherà il mio petto
E io sverrò
Poco prima che caddi
Un limone le darò
(X2)
Sono innamorato
Parlale di me
Andiamo da Nicola
solo per un caffè
Usciamo a passeggiare
Le tue lunghe strade
Sarà così bello
Ridere e scopare
Ahi Cosenza, Rino Gaetano, 2020
Scritta da Matteo Montagna
Composta da Gianmaria Zanda e Matteo Montagna
Cantata da Gianmaria Zanda
Tentativo numero due di costruire un paesaggio, Pino Pascali, 2020
Fotografia di Allegra Bertazzi