Spesso mi siedo sopra i gradini del municipio della mia città, Verona, per guardare ciò che scorre di fronte a me, senza fini precisi, e ogni volta mi immagino e chiedo come sarebbe guardare da quel punto in mezzo alla piazza dove nessuno si ferma, dove non è stato indicato, stabilito un punto, e quindi dato per possibile un momento, in cui poter stare e stare a guardare.